VIA DEL POPOLOdi e con Saverio La Ruinacollaborazione alla regia Cecilia Fotiallestimento Giovanni Spinadipinto di Riccardo De Leodisegno luci Dario De Lucaproduzione Scena VerticaleVincitore del Premio Ubu 2023 come “Miglior nuovo testo italiano”, lo spettacolo “Via del Popolo”, magistralmente scritto e interpretato da Saverio La Ruina, pluripremiato attore, regista e drammaturgo calabrese, arriva sabato 2 marzo, alle ore 21.15, al Teatro di Ragazzola. Un’opera teatrale autobiografica tenace e al tempo stesso commovente e toccante che usa una strada come pretesto per raccontare una città e una società. Prodotto dalla compagnia Scena Verticale, con l’allestimento di Giovanni Spina e il disegno luci di Dario De Luca, lo spettacolo è ambientato in un tratto di strada di una cittadina del Sud che un tempo brulicava di attività commerciali. Due uomini percorrono via del Popolo, un uomo del presente e un uomo del passato. Il primo impiega due minuti per percorrere duecento metri, il secondo trenta minuti. È la piccola città italiana a essere cambiata, la società è globalizzata. Saverio La Ruina racconta con misura e delicatezza il suo percorso di crescita dalla nativa provincia di Castrovillari, la sua è una narrazione fitta di nomi e immagini che letteralmente riporta in vita personaggi, luoghi e situazioni di un tempo andato, a misurare l’incolmabile distanza con la contemporaneità, fatta di centri commerciali e siccità sociale. La sua strada diventa palcoscenico della memoria, dove il tempo, il vero protagonista di questo racconto, restituisce la propria natura di dimensione relativa e molle, come l’orologio di Dalì, che pende dall’alto della scena. A chi appartieni, chiedevano i vecchi paesani. E dalla tua risposta ricavavano le informazioni essenziali sulla tua identità. “Via del Popolo” è il racconto di un’appartenenza a un luogo, a una famiglia, a una comunità. Ma quei duecento metri rappresentano anche un percorso di formazione in cui sono gettate le basi della vita futura, dal quale emergono un’umanità struggente, il rapporto coi padri, l’iniziazione alla vita, alla politica, all’amore. Nato nel 1960 a Castrovillari, in provincia di Cosenza, La Ruina si è diplomato alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone. E dopo aver lavorato con Jerzy Stuhr, Leo de Berardinis, Remondi & Caporossi, ha fondato con Dario De Luca la compagnia Scena Verticale (1992) e il festival dei nuovi linguaggi della scena contemporanea Primavera dei Teatri (1999). Tra gli attori più premiati nel panorama teatrale italiano, Saverio La Ruina ha portato fino agli estremi l’idea di teatro-narrazione con i suoi intensi monologhi, mutando il profilo oggettivo dell’epica in uno sguardo soggettivo e appassionato, dando vita a personaggi solo apparentemente vinti dalle costrizioni sociali. Con «Dissonorata», «La Borto», «Italianesi» e «Masculu e fìammina» ha reso omaggio a figure sopraffatte dalla storia e abusate dalla vita. E se con «Polvere», lavoro a due personaggi, ha scelto di indagare la violenza psicologica all’interno di una coppia borghese, con «Saverio e Chadli vs Mario e Saleh» ha messo al centro razzismo e islamofobia. I biglietti di ingresso allo spettacolo, costo 15 euro, si possono prenotare al numero 339.5612798. Per altre informazioni www.teatrodiragazzola.it. TEATRO DI RAGAZZOLAsabato 2 marzo ore 21.15www.teatrodiragazzola.it