MEIN KAMPF
di Stefano Massini
da Adolf Hitler
SPAZIO GRANDE
29 e 30 ottobre
Cento anni ci separano dal 1924, anno di nascita di Mein Kampf. E otto anni sono invece trascorsi dal 2016, quando la Germania decise di consentirne nuovamente la pubblicazione in libreria, ritenendo che soltanto la conoscenza potesse evitare il ripetersi della catastrofe. Stefano Massini, dopo anni di lavoro incrociando i testi di tutti i comizi del Führer con la prima stesura del libro-manifesto dettato dal giovane Hitler nella cella di Landsberg, consegna al palcoscenico questo spettacolo in cui Mein Kampf emerge in tutta la sua sconcertante portata: ad assumere forma scenica è la paranoica autobiografia di un invasato visionario, sempre più convinto di poter sublimare le sue personali frustrazioni in un progetto politico rivoluzionario quanto delirante. Dal primato della razza all’apoteosi del condottiero, dall’amore incontrollato per la massa alla febbre per la propaganda, in questo fiume di parole a regime torrentizio, fitto di invettive e di ripetizioni, prende progressivamente forma l’intera impalcatura del nazional-socialismo, offerto senza filtri da Massini non solo con lo stile ossessivo, barocco ed enfatico del testo originario, ma soprattutto in un millimetrico studio teatrale dei ritmi, dei toni, degli affondi verbali del dittatore tedesco. E la consapevolezza di questo meccanismo è l’unico antidoto al suo nefasto replicarsi.