LA LIBERTÀ.
PRIMO EPISODIO.
di Paolo Nori
SPAZIO BIGNARDI
30 novembre, ore 20:30
1, 2, 5, 6 e 7 dicembre, ore 20:30
3 dicembre, ore 16:00
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con Paolo Nori
e con Alessandro Nidi / Alessandro Zezza, Andrea Coruzzi, Filippo Nidi
musiche Alessandro Nidi
luci Luca Bronzo
a cura di Paola Donati
produzione Fondazione Teatro Due
Fare un discorso sulla Libertà che, partendo da un principio e passando poi per uno svolgimento, sia in grado di giungere ad una conclusione, che sia quindi in qualche modo finito, o definitivo, è lo stesso Paolo Nori a dircelo, non è possibile. La libertà. Primo episodio. è dunque un primo tentativo, la prima tappa di un percorso possibile dove, nel suo stile unico, Paolo Nori ci racconta e si racconta, attraverso due figure straordinarie della letteratura russa, Daniil Charms e Iosif Brodskij, che con le loro opere e la loro vita hanno cantato e incarnato, forse, quell’idea di libertà che l’avvocato anarchico Pietro Gori aveva espresso così: “Nostra patria è il mondo intero, nostra legge la libertà.” Assumendo che la teoria anarchica si basi sull’idea che l’essere umano sia sostanzialmente buono, ma essendo questa un’idea difficilmente dimostrabile, l’unico modo per rivelarne la forza sembra proprio parlare per esempi, con la speranza, così facendo, di parlare un po’ anche a noi stessi, di scuoterci dal torpore, di farci riappropriare di quello sguardo critico, indispensabile, che regola la relazione tra noi e chi ci governa.
Io, invece che dai vari governi Pentapartito o monocolore che si dice si siano alternati alla guida del paese negli anni della mia adolescenza e della mia giovinezza, io, piuttosto che da loro, sono stato governato da Bulgakov, da Chlebnikov, da Charms, da Mandel’štam, da Blok, da Puškin, da Anna Achmatova, da Lev Tolstoj, da Gogol’, da Dostoevskij, da Victor Erofeev, da Iosif Brodskij, da Ivan Gončarov, e sono stato, a volte, per degli attimi, per dei giorni, per dei mesi, un suddito felice e riconoscente. È possibile, oggi, una cosa del genere? Vediamo.
Paolo Nori