Incontri Teatro

4/4 – “Le memorie di Ivan Karamazov” al Magnani di Fidenza

TEATRO MAGNANI DI FIDENZA: ARRIVA UMBERTO ORSINI CON “LE MEMORIE DI IVAN KARAMAZOV” 

Giovedì 4 aprile, ore 21

Uno dei più grandi interpreti della scena teatrale italiana contemporanea alle prese per la terza volta nella sua carriera con uno dei personaggi più significativi della letteratura russa di tutti i tempi.

Umberto Orsini è l’assoluto protagonista de “Le memorie di Ivan Karamazov” che giovedì 4 aprile alle 21 sarà di scena al Teatro Magnani di Fidenza.  

La drammaturgia dello spettacolo, trattodal romanzo ‘I fratelli Karamazov’ di Fëdor Dostoevskij, è di Umberto Orsini e Luca Micheletti (che cura anche la regia). Le scene sono di Giacomo Andrico, i costumi di Daniele Gelsi, il suono di Alessandro Saviozzi, le luci di Carlo Pediani; l’assistente alla regia è Francesco Martucci. Una produzione Compagnia Umberto Orsini.

Lo spettacolo

Un percorso all’interno dell’ultimo e forse più grande romanzo di Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov, che Umberto Orsini affronta per la terza volta nella sua carriera d’attore come una vera e propria linea guida e “cavallo di battaglia”. Dopo il fortunato sceneggiato televisivo di Bolchi e La leggenda del grande inquisitore, questo “nuovo Karamazov” è per Orsini l’occasione di confrontarsi direttamente con la complessità del personaggio più controverso e tormentato dell’intera epopea letteraria: Ivan Karamazov, il libero pensatore che teorizza l’amoralità del mondo e conduce forse consapevolmente all’omicidio l’assassino di suo padre; Ivan Karamazov, protagonista controverso e tormentato, colpevole e innocente insieme, ritorna a parlare, come un uomo ormai maturo che sente di non aver esaurito il suo compito, che sente il suo personaggio romanzesco troppo limitato per esprimere la complessità del suo pensiero e chiarire le esatte dinamiche dei “delitti” e dei castighi”… E così si confessa e cerca di raccontare la sua storia. Compila le sue memorie e tenta di fare luce sui propri sentimenti e sulla propria filosofia, provandosi a svelarne le implicazioni criminali in un vero e proprio thriller psicologico e morale il cui più alto vertice resta l’immaginario poema di Ivan che narra del confronto metaforico tra un Cristo ritornato sulla terra e un vecchio inquisitore che crede che Egli si meriti il rogo.

Nella ricchezza d’un linguaggio penetrante quanto immediato e nell’avvicendarsi degli stati psicologici d’un personaggio “amletico” e imprendibile, Umberto Orsini è il grande protagonista d’un inedito viaggio nell’umana coscienza che non teme di affrontare tabù antichi e moderni (la morte del padre, l’esasperato vitalismo, l’incontro con il diavolo…) precipitando Ivan Karamazov nel suo personale “sottosuolo” dal quale egli compone delle allucinate eppure lucidissime memorie, quarant’anni dopo le vicende del romanzo di Dostoevskij.

L’attore, accompagnato da una musica in stringente e fervido dialogo emotivo con le parole ch’egli pronuncia, dà luogo ad una straziata e commovente confessione a tu per tu con se stesso e con i propri fantasmi, a metà tra la finzione letteraria e il “pirandelliano” dissidio con un personaggio in cui ritrova le espressioni più oscure del proprio “io”.

Note di Umberto Orsini

“Sembra incredibile ma è quasi mezzo secolo che conosco il signor Ivan Karamazov. L’ho incontrato in uno studio televisivo di via Teulada, a Roma, e da allora ci siamo guardati nello specchio e ci siamo confusi uno nell’altro al punto di identificarci o de-identificarci. L’ho costruito giorno dopo giorno quell’Ivan, gli ho dato un aspetto severo, l’ho fatto diventare biondissimo, quasi albino, gli ho messo un paio di occhialini tondi e dei colletti inamidati di fresco. L’ho difeso da una sceneggiatura che lo penalizzava, battendomi per dare lo spazio adeguato all’importanza del suo “Grande Inquisitore”, inizialmente dato per troppo cerebrale e dunque probabilmente indigesto al grande pubblico. Con lui, specchiandomi in lui, ho trascinato il pubblico a un ascolto record in una puntata dei Fratelli Karamazov che lo vedeva impegnato in una discussione sull’esistenza di Dio. È lì che ci siamo incontrati, negli anni Settanta, e da allora è stato difficile, per chi in quegli anni ha seguito quella trasmissione, separare la sua immagine dalla mia. E, a poco a poco, anch’io mi sono illuso di essere il depositario di quell’immagine, di essere diventato il suo doppio, il suo “sosia”, per dirla col suo autore, il signor Dostoevskij. E, negli anni successivi a quel primo incontro in cui gli avevo prestato le mie sembianze, ho sempre cercato di seguirlo anche fuori dal contesto del romanzo, immaginando per lui una longevità e un finale che il suo autore gli aveva negato. Mi sono dunque preso la libertà di rappresentarlo come un personaggio che resiste 6 nel tempo, e mi sono chiesto, e gli ho fatto chiedere, perché mai l’autore, il suo creatore, lo abbia abbandonato non-finito. E questo “non-finito” me lo sono trovato tra le mani oggi, come “in-finito” e dunque meravigliosamente rappresentabile perché immortale e dunque classico. «La vera vita degli uomini e delle cose comincia soltanto dopo la loro scomparsa» è una frase di Nathalie Sarraute che ho inserito in questo spettacolo e che, in qualche modo, ne riassume il senso. Sono grato a Luca Micheletti di aver condiviso la mia passione per i temi che lo spettacolo sollecita accarezzando la mia persona con grande cura e protezione. Come si conviene a due vecchi signori: il signor Ivan Karamazov e il sottoscritto”.

Crediti

Umberto Orsini

in

Le memorie di Ivan Karamazov

drammaturgia Umberto Orsini e Luca Micheletti

dal romanzo di Fëdor Dostoevskij

regia Luca Micheletti

produzione Compagnia Umberto Orsini

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Teatro Girolamo Magnani

piazza Giuseppe Verdi, 1

Fidenza (PR) Tel: 0524 517508 / 345 9374728

Email: teatromagnani@ater.emr.it

www.ater.emr.it

ORARI DI BIGLIETTERIA

martedì e venerdì dalle 17 alle 19

mercoledì e sabato dalle 10 alle 13

due ore prima dell’inizio di ogni spettacolo, i biglietti per i singoli spettacoli presso il Circuito Vivaticket: www.vivaticket.com, nei punti vendita Vivaticket, call center telefonico 89.22.34

Biglietti da 20€ a 10€

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