BDC 66
Michele Sibiloni
Nsenene
a cura di Marco Scotti
Dal 8 al 30 aprile 2022
Orari: venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 20
Presso lo spazio di Borgo delle Colonne 28, Parma
Ingresso gratuito
Saranno rispettate tutte le norme anti-COVID e verrà richiesto di esibire il proprio Green Pass all’ingresso.
Venerdì 8 aprile, ore 21
Don Zilla
(Hakuna Kalula / Nyege Nyege)
Live set
Nsenene è un progetto sviluppato nel corso di diversi anni dal fotografo Michele Sibiloni in Uganda, che ha seguito e documentato per cinque anni, con fotografie e video, il fenomeno della raccolta notturna di cavallette nel paese africano.
Questi insetti sono una merce ricercata e migrano in massa solo due volte l’anno, motivo per cui chi spera di catturarli deve essere pronto. Nelle città di tutto il paese, subito dopo la stagione delle piogge, vengono allestite centinaia di trappole, realizzate con lamiere, luci fluorescenti modificate e fumo.
Notte dopo notte, molti ugandesi rimangono svegli fino all’alba per catturare queste creature. L’onnipresenza degli insetti tra la nebbia notturna e il fumo dei falò sommerge l’intero paese in un’atmosfera ultraterrena, creando un effetto inquietante alimentato dall’armamentario coinvolto, dagli strumenti e le trappole fantasiosamente realizzati.
Dato il loro elevato contenuto proteico, le cavallette sono una promettente fonte di cibo per il futuro, nonostante la deforestazione abbia decimato le popolazioni di questi esemplari. A peggiorare la situazione, le piogge in Africa stanno diventando sempre meno prevedibili a causa del cambiamento climatico, e la raccolta di insetti dipende interamente dal tempo atmosferico.
Michele Sibiloni, attraverso la raccolta degli nsenene in Uganda, racconta di un’attività che si trova a cavallo del confine estremamente sottile tra passato e futuro, tra tradizione e modernizzazione.
Pensato per essere declinato su diverse piattaforme, dopo la pubblicazione edita da Patrick Frey nel 2021 Nsenene arriva da venerdì 8 aprile 2022 negli spazi di BDC a Parma con una mostra curata da Marco Scotti, che si articola attraverso una serie di grandi wallpaper e alcune stampe fine art che andranno ad occupare gli spazi monumentali della chiesa. Una nuova dimensione del racconto fotografico, in cui le immagini ingrandite e isolate portano momenti di grande impatto visivo fuori dal flusso narrativo e in dialogo con il contesto architettonico, evidenziando la natura sospesa del lavoro tra astrazione e documentarismo.
Un video prodotto per l’occasione completerà il racconto seguendo con le immagini in movimento gli sciami di insetti e i paesaggi notturni e surreali.
La serata inaugurale vedrà esibirsi negli spazi di BDC Don Zilla, protagonista della nuova scena elettronica della città di Kampala e autore dell’acclamato album d’esordio Ekizikiza Mubwengula per l’etichetta Hakuna Kulala, parte della galassia Nyege Nyege.
Don Zilla presenterà una performance esclusiva dove interpreterà il mondo del nsenene dal punto di vista degli esseri umani, per far luce sulle interrelazioni tra le due specie. Combinando field recordings delle cavallette con suoni ambientali panoramici, Zilla esplorerà la misteriosa natura aliena del nsenene.
Michele Sibiloni. Sono un fotografo e direttore della fotografia italiano. Nato a Parma nel 1981, ho vissuto in Uganda dal 2010 al 2020, attualmente vivo in Italia.
Ho seguito diversi eventi di cronaca in Africa e Medio Oriente: l’indipendenza del Sud Sudan, le elezioni in Uganda, la rivoluzione egiziana, la rivolta libica, la ribellione del M23 nella Repubblica Democratica del Congo e il tentato colpo di stato in Burundi nel 2015. Ho lavorato principalmente per Al Jazeera English Television come cameraman dal 2012 al 2017 e ho ottenuto un certificato Safety & Security e Information Security for Journalist.
Il mio lavoro personale è principalmente incentrato su questioni sociali esplorate attraverso l’esperienza personale.
Ho documentato la notte della capitale ugandese Kampala tra il 2012 e il 2015: questo progetto è diventato un libro, Fuck it, pubblicato da Edition Patrick Frey nel marzo 2016, che è stato selezionato tra i migliori libri fotografici del 2016 da “Time magazine”, “Internazionale”, “Sleek-Mag” e “Photo-book store UK”. Gli scatti sono stati espostoi in diversi festival di fotografia e in occasione della mostra That’s it, a cura di Lorenzo Balbi, al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna nel 2017.
Il mio ultimo progetto Nsenene, dedicato caccia alle cavallette in Uganda, è stato esposto presso Aperture gallery NY nel 2017, selezionato per il Pop CAP 2018 (Premio di fotografia africana contemporanea), PhMuseum grant, selezionato per F4/Fondazione Francesco Fabbri, Verzasca Foto 2020, Slideluck Editorial 2020. Il libro “NSENENE” è stato pubblicato nel 2021 da Edition Patrick Frey, ed è stato recensito da “Zeit magazine”, “M magazine”, “The New York Times” e molti altri.
Marco Scotti, storico dell’arte dell’arte e curatore, si occupa di arte del secondo Novecento, design, archivi digitali e Digital Humanities così come di storia della grafica e della pubblicità. Assegnista presso l’Università IUAV di Venezia con una ricerca dal titolo L’archivio di Ettore Sottsass jr: inventario e regesto digitale dell’attività riguardante il design e la grafica, realizzata con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, è dottore di ricerca in Storia dell’Arte presso l’Università di Parma, ateneo con cui ha collaborato anche come studioso, curatore e borsista allo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione. È stato titolare del workshop nel corso di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università di Parma e ha insegnato Sceneggiatura per il videogioco presso l’Accademia Santa Giulia di Brescia.
Nella sua attività curatoriale, ha realizzato mostre per MAXXI, Fondazione Cirulli, CSAC Università di Parma, MSU Zagreb, per la Galleria Niccoli, per premi e manifestazioni tra cui la Biennale Roncaglia e il Premio Suzzara, oltre a diversi progetti indipendenti. Ha ideato, con Elisabetta Modena, il museo digitale MoRE www.moremuseum.org dedicato alla valorizzazione e conservazione di progetti di arte contemporanea mai realizzati.
BDC – Bonanni Del Rio Catalog è il progetto di Lucia Bonanni e Mauro Del Rio dedicato all’arte contemporanea.
Inaugurato ad Artefiera a Bologna nel Gennaio 2016, riunisce l’insieme delle attività e delle produzioni organizzate dalla coppia relative all’arte contemporanea: una serie in divenire di eventi, oggetti, luoghi ognuno identificato da un numero progressivo.
Il quartiere generale di BDC è BDC28, chiesa sconsacrata nel centro storico di Parma, a due passi dall’affascinante e suggestiva Piazza Duomo, dove si sviluppa la più lunga ed elegante via porticata della città.
La struttura ha avuto per centinaia di anni un ruolo centrale nella vita della città di Parma e dei suoi cittadini, subendo stravolgimenti e trasformazioni in seguito alle diverse realtà storico-politiche susseguitesi. Questi elementi di fascino sono stati determinanti nella ricerca di una promozione per una nuova fruizione di questa spettacolare location, che rappresenta un inevitabile legame tra antichità e modernità. Qui nel Seicento una confraternita legata alla Chiesa di San Benedetto fondò l’oratorio di Santa Maria della Pace. Agli inizi del Novecento l’istituto religioso fu sconsacrato, quindi riconvertito a officina meccanica, e in seguito a garage, finché nel 2015 è stato recuperato e riaperto alla città di Parma con il progetto BDC.
Oggi è un centro dedicato all’arte contemporanea: fotografia, disegno, musica live, performance, incontri.
Per informazioni sullo Spazio BDC28
Borgo delle Colonne, 28 – 43121 – Parma
E-mail: info@bonannidelriocatalog.com
Sito web: bonannidelriocatalog.com
Facebook: https://www.facebook.com/BonanniDelRioCatalog/
IG: @bdcatalog
Twitter: @bdcatalog