L’8 novembre Giuliana Musso con “Dentro. Una storia vera, se volete” ci porterà nei bui, nei troppi
silenzi, di una storia che racconta una violenza domestica e lo fa affidandosi al teatro indagine.
DENTRO è la messa in scena del mio incontro con una donna e con la sua storia segreta.
La storia di una verità chiusa dentro ai corpi e che lotta per uscire allo scoperto.
Un’esperienza difficile da ascoltare. Una madre che scopre la peggiore delle verità. Una figlia che odia la madre. Un padre innocente fino a prova contraria. E una platea di terapeuti, consulenti, educatori, medici, assistenti sociali, avvocati che non vogliono sapere la verità.
Il segreto ha un contenuto preciso e un fine positivo: protegge qualcosa o qualcuno.
Il segreto silenzia una verità che potrebbe danneggiare degli innocenti.
Anche la censura ha un contenuto preciso ma il suo fine è contrario a quello del segreto: danneggia gli innocenti, protegge vili interessi.
Il tabù invece, per noi, oggi, è il puro terrore di sapere, quindi il suo contenuto rimane ambiguo e indeterminato.
In tutte le vicende di abuso sui minori che io ho conosciuto per voce delle vittime nessun colpevole è mai stato condannato. La violenza sessuale è un segreto che permane tutta una vita dentro alle case, dentro agli studi dei medici, degli psicoterapeuti o degli avvocati, in quelle dimensioni private in cui le vittime possono restare confinate senza venire riconosciute. I fini compassionevoli del segreto quasi sempre si fondono con quelli vergognosi della censura e con quelli inconsci del tabù.
L’esistenza stessa delle vittime, con la loro rabbia inavvicinabile o con il loro inconsolabile dolore, ci turba fino alle radici e così, pur di non maneggiare l’odio dei padri, deploriamo quello dei figli.
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Teatro al Parco
Parco Ducale 1
43125 Parma