Domenica 6 ottobre torna “Donne in corsa”, iniziativa per i diritti e l’equità di genere: donne e uomini di ogni età percorreranno le strade del centro cittadino al fianco delle volontarie e dei volontari delle quindici associazioni della rete.
La presentazione in una conferenza stampa, questa mattina in Municipio, con Caterina Bonetti, assessora del Comune di Parma con delega ai Diritti e pari opportunità, Elena Dondi, presidente di CSV Emila, Felicina Foglia e Cinzia Covati per la rete di Donne in Corsa.
“Donne in corsa rappresenta un importante appuntamento per Parma, un’occasione per “muoverci assieme” verso una comunità più equa e paritaria, attenta al rispetto delle diversità e alla valorizzazione delle differenze – ha dichiarato l’assessora Caterina Bonetti – Le tante realtà che partecipano all’iniziativa portano ciascuna il proprio messaggio, ampio, intersezionale, intergenerazionale. Tutte e tutti corriamo verso la stessa meta, ciascuno con il suo bagaglio di esperienze, testimoniando come il tema dell’uguaglianza di genere sia davvero urgente e prioritario. Corriamo per la parità salariale, contro il tetto di cristallo, per una miglior conciliazione dei tempi di vita e di cura e una più equa distribuzione dei carichi familiari. Corriamo per un pari livello di opportunità per bambine e bambini nel campo della formazione, contro gli stereotipi di genere, per un’educazione alle relazioni che valorizzi il rispetto dell’altro da sé. Corriamo per crescere assieme nei diritti come comunità e insieme la fatica della corsa diventa una festa. La strada è ancora tanta ma il Comune di Parma è in campo ogni giorno su questi temi. Un grande grazie a tutte le realtà che quotidianamente si spendono per una città più equa”.
“La rete di Donne in Corsa continua ad allargarsi e a portare all’attenzione il tema dei diritti con argomenti e strumenti rinnovati – ha commentato Elena Dondi, presidente di CSV Emilia – La presenza di associazioni varie ci parla di intersezionalità, ovvero della sovrapposizione di diverse identità sociali con le relative possibili particolari discriminazioni, oppressioni o dominazioni. Oggi, a proporre le identità sociali è chi detiene il privilegio di non essere discriminato: l’uomo, caucasico, ricco, eterosessuale. Chi non si rispecchia in questa definizione, rischia di trovarsi in una situazione discriminante; ecco perché i diritti riguardano ognuno di noi e la lotta per la loro effettiva e quotidiana applicazione è affare di tutti. Quest’anno Donne in Corsa invita ad abitare il dubbio, a usarlo come strumento di indagine di sé e del contesto in cui viviamo; ci invita a usare la domanda per non dare per scontato; per adottare una scala di valori che parli di ciascuno di noi e di ciò in cui veramente crediamo; per ambire a ciò che profondamente desideriamo.”
“Credo fortemente nell’importanza di fare rete con altre realtà associative e creare momenti di confronto e sensibilizzazione – ha affermato Cinzia Covati, CFU-Italia, Comitato Fibromialgici Uniti – Insieme alle altre associazioni vogliamo dare voce a tutte quelle donne che spesso risultano invisibili agli occhi altrui e che sono le più colpite, non solo nella salute, ma anche nel sociale, nel lavoro, nell’istruzione e nella povertà”.
“Devo ringraziare CSV Emila per l’opportunità di far parte di questa rete di associazioni e per il suo grande impegno nel coordinarla – ha dichiarato Cina Foglia, MOICA Parma – Lavorare insieme ad altre organizzazioni, ci ha permesso di conoscere realtà diverse con le quali scambiare pensieri e idee, sempre in grande armonia e amicizia, e di collaborare anche al di fuori del progetto.”
La manifestazione giunge quest’anno all’undicesima edizione: nel tempo è cresciuta, per diventare molto più di un appuntamento annuale. La rete delle associazioni che si occupano di tutela e promozione dei diritti delle donne si è ampliata e quest’anno si sono aggiunte tre realtà: ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), CFU (Comitato Fibromialgici Uniti) e Parma Sinergia Donna. Sono quindici, pertanto, le associazioni che hanno scelto di impegnarsi oltre la propria mission istituzionale e riconoscersi anche in una dimensione in cui il genere non rappresenti più un elemento di discriminazione e i diritti siano tali per tutte e per tutti.
Se è vero che il cambiamento culturale inizia dall’azione di ogni singola persona, il grande numero di sostenitori di “Donne in Corsa” – cittadine e cittadini, aziende e loro dipendenti, istituzioni, associazioni, volontarie e volontari – mostra una comunità e un territorio in cammino verso lo stesso punto di arrivo. Una grande rete, coordinata da CSV Emila, col coinvolgimento dell’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Parma.