A tre secoli esatti dalla sua realizzazione, riapre al pubblico l’Appartamento di Antonio Farnese della Rocca di Sala Baganza.
Da domenica 22 settembre i visitatori potranno ammirare l’Appartamento Settecentesco guidati, stanza dopo stanza, da un percorso immersivo realizzato in collaborazione con l’Università di Parma, il partner strategico che, attraverso un approfondito lavoro di ricerca, ha accompagnato dall’inizio alla fine l’iter per arrivare alla riapertura della pregevole dimora ducale.
Percorso che permetterà di conoscerne la storia, i preziosi affreschi realizzati da Sebastiano Galeotti e apprezzare le decorazioni degli ambienti che raccontano di antichi luoghi di rappresentanza e di salotti, dove sarà possibile ritrovare inediti affacci sulla piazza che conduce al Castello e sulle geometrie dell’incantevole Giardino Farnesiano. Un allestimento innovativo che permetterà di mantenere aperto al pubblico l’appartamento anche durante i futuri interventi di restauro.
La riapertura al pubblico arriva grazie ad una sinergia pubblico-privata cha ha visto protagonisti i proprietari – gli eredi Romani -, il Comune di Sala Baganza e le due associazioni che hanno sostenuto economicamente la realizzazione del percorso espositivo: “Parma, Io ci sto!”, con le sue oltre 140 aziende parmensi, e il Circolo Anziani “Ivo Vespini”.
L’Appartamento Farnesiano sarà aperto con visite accompagnate. Nei giorni feriali la visita sarà alle ore 11, con prenotazione consigliata, e al pomeriggio esclusivamente su prenotazione. Il sabato e la domenica le visite accompagnate saranno alle ore 10,30, 12, 15 e 16 con prenotazione consigliata.
Per informazioni e prenotazioni occorre contattare lo IAT dell’Unione Pedemontana Parmense, telefonando allo 0521 331342/43 o inviando una mail a roccadisalabaganza@gmail.com
Il vernissage che si è tenuto sabato 21 settembre, dedicato a tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento dell’importante risultato, è stato accompagnato da una visita guidata a cura della professoressa Elisabetta Fadda e del professor Carlo Mambriani, docenti dell’Università di Parma, e si è concluso nel suggestivo Oratorio dell’Assunta, sempre all’interno della Rocca di Sala Baganza, con il concerto della violoncellista Diana Cahanescu offerto dalla Fondazione Toscanini.
«Siamo entusiasti di essere arrivati a questo momento storico per la nostra comunità – afferma visibilmente soddisfatto il sindaco di Sala Baganza Aldo Spina –. L’apertura al pubblico dell’Appartamento di Antonio Farnese è un’occasione straordinaria per permettere un’adeguata conoscenza delle vicende della nostra Rocca, del nostro passato, e per vivere quotidianamente il piacere di percepire la bellezza di questi ambienti di grande pregio storico-artistico. Ma è motivo di particolare e ulteriore soddisfazione il modo in cui si è arrivati a questo risultato, con un coinvolgimento appassionato di una pluralità di istituzioni, associazioni, tecnici e imprese che ci ha dato ancora una volta la conferma di come il restauro della Rocca non sia una priorità soltanto nostra, ma della più ampia comunità che sta intorno a noi».
«La rigenerazione in chiave culturale del territorio provinciale è, da sempre, uno dei punti di forza dell’impegno programmatico di ‘Parma, io ci sto!’ – commenta il presidente dell’Associazione Alessandro Chiesi –. La riapertura degli appartamenti del duca Antonio Farnese, autentico gioiello del territorio parmense, significa restituire piena identità alla Rocca di Sala Baganza, un luogo dal grande valore artistico-culturale e comunitario. Un risultato significativo, reso possibile grazie ad una solida partnership pubblico-privata che potrà in futuro avere un riconoscimento ulteriormente rafforzato dal progetto di legge per la promozione di progetti a impatto sociale sul territorio che la nostra Associazione ha promosso e discusso nelle aule del Senato. Ed indice anche della necessità di intraprendere un percorso fattivo non solo di rigenerazione, ma anche di implementazione di una rinnovata gestione dell’offerta turistica e culturale dell’intero nostro territorio».
Per il presidente del Circolo Anziani “Ivo Vespini”, Dino Fraboschi, l’aver contribuito economicamente alla realizzazione del percorso espositivo «è stato un dovere, oltre che un piacere. Perché riteniamo che sia un nostro dovere preservare e tramandare la storia della nostra comunità. Una storia nella quale l’Appartamento di Antonio Farnese riveste un ruolo importante e siamo felici che possa finalmente essere apprezzata dai salesi e, più in generale, da tutti coloro che verranno in visita alla nostra Rocca».